Cerca nel blog

sabato 16 ottobre 2010

L'origine del detto "Acqua in bocca"

Acqua in bocca,è la tipica esortazione a mantenere il segreto, a non lasciarsi sfuggire una parola di quanto si è detto in stretta confidenza. All’origine del detto sarebbe un aneddoto raccontato dal lessicògrafo fiorentino Pietro Giacchi: secondo tale aneddoto, una donnetta maldicente ma devota pregò il suo confessore di darle un rimedio contro quel peccato. Un giorno il prete le diede una boccetta d’acqua di pozzo, raccomandandole di tenerla sempre con sé e di versarne qualche goccia in bocca, tenendo questa ben chiusa, ogni volta che fosse assalita dalla tentazione di sparlare del prossimo. Così fece la donna, e ne trasse tanto giovamento da ritenere che quell’acqua avesse virtù miracolose.

martedì 12 ottobre 2010

La saliva è un disinfettante?

sa|lì|va
s.f.
AD liquido incolore o biancastro e filante che inumidisce la cavità orale.
TS fisiol., liquido secreto dalle ghiandole salivari, dotato di azione solvente, emolliente ed enzimatica sugli alimenti ingeriti, in grado di facilitare la masticazione, la deglutizione e la digestione.

Tra le proprietà della Saliva, c'è anche quella disinfettante. Tutto è dovuto alla presenza di un agente antibatterico ( lisozima ), che agisce proteggendo l'organismo dai microrganismi introdotti con il cibo.
Questo enzima, attraverso l'attacco degli zuccheri della parete cellulare "nemica" e la sua conseguente distruzione fa sì che il batterio scoppi.


Non è da usare al posto dell'acqua ossigenata!!!
L'alcool denaturato, quello che la maggior parte di noi ha a casa, non serve per disinfettare le ferite, ma solo per detergere e sgrassare le zone attorno ad una abrasione o ferita. Questo è dovuto al fatto che l'alcool che abbiamo noi nelle nostre case è denaturato al 90-95%, per avere un reale effetto disinfettante dovrebbe essere denaturato SOLO al 70%.




La saliva è anche alcalina (come i saponi, l’ammoniaca, la soda, il bicarbonato).
Nello stomaco, inoltre c’è un potente disinfettante: l’acido cloridrico (molto più forte dell’aceto). Quindi nel corpo abbiamo già i nostri “disinfettanti” naturali.

Ed inoltre è un disinfettante, come le che lacrime, infatti contengono: glucosio, cloruro di sodio, proteine, urea e un enzima battericida, il lisozima.




Le funzioni della saliva sono:

- Solvente: dovuta alla componente sierosa ricca di acqua.
- Umettante: esercitata dalla componente mucosa che umetta il bolo alimentare al fine di evitare lacerazioni al passaggio di questo all'epitelio boccale ed esofageo.
- Antibatterica: la presenza di lisozima, ione tiocianato e anticorpi permettono di opporsi alla vita e alla crescita dei batteri che vengono introdotti all'interno della cavità orale.
- Digestiva: la presenza di ptialina (un α-amilasi capace di scindere i legami α-1,4 di glucidi contenenti almeno tre unità di glucosio nella struttura).

lunedì 11 ottobre 2010

perchè detto: IN BOCCA AL LUPO e risposta: CREPI

Anche se l'origine del modo di dire non è chiarissima, non è certo che esso sia nato nel mondo rurale, molto probabilmente dal linguaggio di pastori e allevatori, presso i quali il lupo era temuto come animale pericoloso per eccellenza, perché predatore di bestiame.
Secondo un'altra interpretazione, il detto sarebbe nato dal linguaggio dei cacciatori: i lupi infatti, sebbene non commestibili, venivano spesso soppressi in passato sia per salvaguardare il bestiame, sia perché considerati, a torto, pericolosi per la popolazione umana. L'uccisione di un lupo era dunque considerato un gesto prestigioso, e il detto avrebbe avuto in origine il valore di un augurio di buona caccia. In realtà il lupo, a dispetto dell'iconografia popolare, è per natura schivo dell'uomo.
Per altri il detto deriverebbe dal Greco per assonanza. In greco era l'augurio "prendi la retta via" e come risposta si diceva "la prenderò".
Un'altra interpretazione, ancora, trova l'espressione come un augurio che si riferisce alla storia dell'origine di Roma. Romolo e Remo vennero salvati dalla lupa, che dopo averli trovati abbandonati in una cesta sul greto del Tevere, li allattò e li condusse al riparo in una grotta, portandoli in bocca. Cosi, se qualcuno rivolge questa espressione all'altro, si augura fortuna oppure salvezza. In questo caso, però, una risposta quale "Crepi" o "Crepi il lupo" non avrebbe senso, se non frutto dell'ignoranza sull'origine dell'augurio.
Un'ulteriore interpretazione è che “La bocca di lupo" era la lavagna dove i capitani che arrivavano alla Giudecca registravano il loro arrivo e la quantità di uomini e merci portati a casa. Quindi dire in “bocca al lupo” significa fare buona navigazione ed augurare di tornare salvi in porto. La totale perdita cognitiva dell'origine del detto ha fatto si che in questi ultimi 20anni anzichè il "grazie" di risposta all'augurio "in bocca al lupo" si sia arrivati per ignoranza al "crepi" o "crepi il lupo", in assoluto non senso come augurio.